È l’inizio di agosto, stiamo per andare in ferie: giriamo la chiave di casa nella toppa e scendiamo in garage, certi di avere spento il gas e abbassato le tapparelle. Mettiamo in moto l’automobile e partiamo. Senza pensare che qualcuno, in nostra assenza, potrebbe entrare in casa.
I crimini si possono prevenire come nel film Minority Report grazie anche agli studi di Andrea Cauduro giovane criminologo originario di Giavera e residente a Volpago.
Nella puntatata di "Jalla! Jalla!" del 21 maggio si parla del progetto eSecurity con un'intervista al Dott. Andrea Di Nicola.
E' possibile prevedere il verificarsi di futuri atti criminosi? La risposta, in certa misura soprendente, è sì. I criminologi, in effetti, sanno bene che, all'interno del tessuto urbano, la criminalità si concentra nei luoghi e nel tempo.
Non c'è nulla di magico, stavolta. Non ci sono maghi che predicono il futuro, né i "precog" come nel film Minority Report che comunicavano in anticipo a Tom Cruise dove sarebbero avvenuti i crimini.
'Un progetto esemplare per l'internazionalita', la collaborazione col territorio e perche' interdisciplinare''. Cosi' Daria De Pretis, rettore dell'Universita' di Trento, ha presentato il progetto eSecurity, di gestione dei dati per la prevenzione della criminalita'.
Un software in grado di predire i delitti e prevenire la criminalità, per migliorare la sicurezza e la fiducia dei cittadini.
Prevedere un crimine prima che accada è il sogno di tutti i criminologi. Sogno che ora è più vicino alla realtà grazie alla tecnologia Ict.
Accadeva nel film «Minority Report» ma ora può accadere anche Trento. Nella pellicola diretta da Steven Spielberg la polizia di Washington riusciva a prevedere i crimini prima che fossero commessi e ad arrestare i «colpevoli», basandosi sulle premonizioni di individui con poteri di precognizione.
Arriva “eSecurity”, il progetto pilota a livello nazionale finanziato con 448 mila euro dalla Ue che consentirà di disporre di innovativi strumenti digitali per la prevenzione del crimine.
È possibile ottenere grazie alla ricerca e alla tecnologia elementi utili a prevedere il verificarsi di un crimine prima che avvenga, è possibile prevenire il crimine?
Arriva a Trento "eSecurity", il progetto pilota a livello nazionale finanziato con 448 mila euro dalla Ue che consentirà di disporre di innovativi strumenti digitali per la prevenzione del crimine.
Le nuove tecnologie possono aiutare le forze dell'ordine egli amministratori pubblici per migliorare sensibilmente la sicurezza dellecittà.
Il progetto eSecurity al TGR di Rai Tre delle ore 19.00 (min. 9.50).
Arriva "eSecurity", il progetto pilota a livello nazionale finanziato con 448 mila euro dalla Ue che consentira' di disporre di innovativi strumenti digitali per la prevenzione del crimine.
Un nuovo sistema Ict di raccolta dati sul crimine, il disordine sociale e i livelli di insicurezza percepita dai cittadini.
Prevedere i reati e aiutare le forze dell'ordine a gestire disordine e insicurezza in città: è quanto si propone il progetto eSecurity, ideato dal centro di ricerca eCrime della facoltà di Giurisprudenza dell'Università degli studi di Trento e dalla questura di Trento e realizzato in collaborazione con la Fondazione Bruno Kessler e il comune di Trento, con il finanziamento dell'Unione europea.
Mercoledì 10 aprile 2013 alle ore 11.00, presso la Sala Stampa del Rettorato dell'Università di Trento, si svolgerà la conferenza stampa di presentazione del progetto di ricerca europeo eSecurity - ICT for Knowledge-Based and Predictive Urban Security.